martedì 14 settembre 2010

COMPLICANZE DELLA TIROIDECTOMIA TOTALE

Durante l'intervento o come conseguenza dell'intervento si possono verificare le seguente complicazioni: L'emorragia: il sangue si può raccogliere nel collo e comprimere le vie respiratorie. In tal caso la ferita va riaperta immediatamente, e il paziente va rioperato immediatamente. Raramente vi sono perdite di entità tale da richiedere una trasfusione di sangue.
• L'ipoparatiroidismo: consiste nella scarsa funzionalità delle ghiandole paratiroidi, deputate a mantenere un adeguato livello di calcio nel sangue. Dopo tiroidectomia l'ipoparatiroidismo si verifica molto frequentemente in quanto le ghiandole paratiroidi condividono gli stessi vasi che nutrono la tiroide e che vengono sezionati per asportarla. In genere, dopo l'intervento, vengono fatti dei prelievi di sangue per misurare la calcemia e/o il calcio ionizzato in modo da prevenirla con un'adeguata profilassi a base di Calcio e vitamina D. L'ipoparatiroidismo si manifesta con dei formicolii alle dita delle mani o attorno alla bocca (in gergo tecnico chiamate "parestesie") e solo eccezionalmente con tetania paratireopriva. Normalmente l'iperparatiroidismo persiste solo per pochi giorni dopo l'intervento, quindi si ha il ripristino spontaneo dei fisiologici valori di calcemia. Solo in rari casi (completa asportazione di tutte le ghiandole paratiroidee) è necessaria una terapia con calcio "a vita".
• L'ipotiroidismo
• La lesione di uno o di entrambi i nervi laringei inferiori o ricorrenti
• La lesione di uno o di entrambi i nervi laringei superiore
• Crisi tireotossiche: le manovre di trazione e spremitura della ghiandola nel corso dell'intervento chirurgico possono provocare un'aumentata immissione in circolo degli ormoni tiroidei; sono più facilmente riscontrabili in patologie da iperfunzione tiroidea (malattia di Basedow) e si manifestano tipicamente con tachicardia, sudorazione, agitazione psicomotoria, tremori diffusi di vario grado fino, raramente, allo scompenso cardiaco acuto (specie in individui con pre-esistente malattia cardiaca di base). La sintomatologia si protrae generalmente per pochi giorni dall'intervento, fino ad esaurirsi spontaneamente.